Presentazione del progetto Monitor San
Il progetto ha una durata triennale e prevede diversi livelli di fasi ed attività complementari e interconnessi, svolti dai diversi partner. L’obiettivo principale risiede nello sviluppare ed applicare un sistema di sorveglianza attiva in allevamenti target del progetto, delineandone i costi.
L’approccio del progetto non è mono-disciplinare ma olistico, integrando le diverse competenze tecnico-scientifiche che si completano a vicenda e definendo congiuntamente i diversi aspetti tecnici e sociali coinvolti. L’ottimizzazione dell’intervento svolge un ruolo basico a livello aziendale, consentendo di identificare il punto ottimale d’intervento sanitario per il contenimento dei costi (diretti ed indiretti) al fine di massimizzare i redditi in un settore in difficoltà; a livello regionale può consentire anche di ottimizzare l’intervento pubblico in un territorio rurale in crisi, che necessita di riorganizzare il proprio tessuto produttivo.

PIANO DI LAVORO
Il Progetto è costituito da sette fasi, articolate in diverse attività:
Si sostanzia in due attività trasversali:
- attività 0.1 coordinamento iniziale del progetto, gestione tecnico-amministrativa; inoltre è mirata alla collezione e sistematizzazione dei deliverables progettuali, alla gestione dell’archivio di progetto. In questa fase vengono attivate anche le relazioni con altre Istituzioni pubbliche extra-partenariato, ma che rappresentano comunque dei portatori d’interesse rispetto gli obiettivi principali del progetto stesso (USL regionali).
- attività 0.2 gestione amministrativa della Rete e del progetto con la predisposizione delle rendicontazioni periodiche.
articolata in 3 attività utili a definire i processi da svolgere nelle varie azioni dei diversi partner:
- attività 1.1 definizione del set di dati e protocolli di raccolta (tipologia di dati, delle variabili e delle loro caratteristiche e attributi, delle modalità e relativi protocolli di raccolta dati, della struttura degli eventuali database di integrazione), per ciascuna filiera zootecnica, per ogni aspetto gestionale considerato (sanitario, economico, tecnico, strutturale, ambientale)
- attività 1.2 ideazione dei conseguenti indicatori e delle variabili rilevanti ai fini della definizione dell’architettura del modello bio-economico di simulazione;
- attività 1.3 formazione ed addestramento di natura multidisciplinare del personale proposto al campionamento, alla rilevazione dati ed agli audit aziendali previsti; sono inclusi anche gli imprenditori coinvolti attivamente nel progetto.
Organizzata in due attività:
- attività 2.1 – Definizione del piano di campionamento per la sorveglianza attiva. Oltre alle aziende target (n. 10), facenti parte del Partenariato ed a partire dalle quali si creerà il sistema bio-economico, verranno identificate ogni anno un campione di aziende dalle quali origineranno per indagine diretta i valori degli indicatori/variabili da utilizzare nel sistema bio- economico in implementazione. In questa fase verrà definito, nelle modalità di attuazione, il piano di campionamento per l’identificazione delle aziende su cui effettuare il campionamento attivo. In sintesi, verranno definite anche le modalità di raccolta del campione (set aziendale) da analizzare, le tipologie d’analisi e di valutazione. L’identificazione delle aziende viene fatta annualmente sulla base di metodi di campionamento casuale stratificato sulla base di indicatori standard desunti da Banche dati ufficiali (ISTAT, ISMEA, CREA-Inea etc.).
- attività 2.2 – Contatto delle aziende al fine di ottimizzare la raccolta dei campioni da analizzare ed i rapporti tra le stesse aziende ed i Partner.
Campionamento ed analisi laboratorio – Rappresenta la fase attuativa della precedente Fase 2 e riguarderà la raccolta dati e campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio e si articolerà in due attività:
- 3.1 una prima attività sarà tesa alla raccolta dei dati e campioni per la sorveglianza attiva negli allevamenti estratti, con l’esecuzione delle analisi di laboratorio e relativo inserimento dei risultati e delle informazione raccolte nel sistema informativo
- 3.2 una seconda attività sarà dedicata alla creazione di un DB che rappresenti un modello di integrazione tra le diverse banche dati ufficiali ed i risultati derivanti dalle precedenti
attività di campionamento, analisi e raccolta dati, relativamente agli aspetti considerati (sanitario, economico, tecnico, strutturale, ambientale); il DB integrerà gli indicatori derivanti dall’analisi delle banche dati ufficiali precedentemente indicate con quelli derivanti dalla sorveglianza attiva.
E’ una fase operativa costituita dalla stima delle prevalenze, dall’ideazione ed implementazione del sistema bio-economico ed è articolata in 4 attività:
- 4.1 l’analisi descrittiva dei dati sanitari e gestionali;
- 4.2 stima delle prevalenze regionali per patologia e popolazione animale, la stima del rischio strutturale/organizzativo ed ambientale, valutazione gestionale delle aziende;
- 4.3 implementazione del modello bio-economico a livello aziendale, attività dedicata alla costruzione ed implementazione del modello statistico volto a simulare in maniera integrata gli effetti delle patologie zootecniche sulla base di indicatori di performance aziendale relativi agli aspetti di management considerati (sanitario, economico, tecnico, strutturale, ambientale).
- 4.3.1 analisi di scenario regionale: simulazione di scenari di evoluzione e diffusione delle patologie zootecniche a livello regionale sulla base del DB progettuale derivante dell’attività 3.2, al fine di ottimizzare il sistema di gestione di vigilanza.
Monitoraggio e valutazione:
- attività 5.1 va ripetuta ogni anno e definisce le eventuali rettifiche nelle fasi/attività, con le
conseguenti azioni da svolgere nell’anno successivo; comporta la valutazione dei dati
raccolti e dei risultati ottenuti e la messa in atto di adeguate misure correttive al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti.
Disseminazione:
- attività 6.1 inerente alle azioni volte alla diffusione e divulgazione dei risultati, anche parziali del progetto tramite; consiste nell’organizzazione di riunioni/seminari e nella pubblicazione cartacea/web di report
RUOLO DEI PARTNER
Umbria Allevatori srl, società di servizi e consulenza zootecnica della Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria, si dedicherà ad azioni specifiche relativamente alle più importanti attività e fasi progettuali, che si sostanziano in:
- raccolta dei dati primari e della sorveglianza attiva presso gli allevamenti del campione individuato;
- partecipazione alla ideazione ed identificazione degli indicatori di natura multidisciplinare da elaborare a partire dalle aziende partner e da quelle target annuali;
partecipazione alla definizione dei protocolli di campionamento ed audit aziendale; - collaborazione alla definizione del piano di campionamento (identificazione delle aziende coinvolte e relativi contatti per il coinvolgimento, ecc.), oltre che a collezionare i campioni aziendali prelevati nella fase di sorveglianza attiva;
- collaborazione alla implementazione ed al testaggio operativo del sistema bio-economico.
- cura il coordinamento delle attività progettuali e contribuirà alla diffusione dei risultati.
L’Istituto Zoo-profilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” si occuperà principalmente di:
- contribuire a sviluppare ed applicare un sistema di sorveglianza attiva in allevamenti bovini da latte, da carne, allevamenti suini da riproduzione ed ingrasso ed allevamenti ovini e caprini da latte (popolazione target del progetto);
- partecipare alla selezione di un campione rappresentativo della popolazione target su cui effettuare un monitoraggio sanitario per varie patologie riportate in tabella 2;
- quantificare sulla base delle informazioni e dei dati raccolti (sia primari che secondari) il problema a livello regionale, sulla base della stima del rapporto di prevalenza per singola patologia e per popolazione animale;
- realizzare nuovi protocolli di intervento ed implementare quelli già esistenti da effettuarsi su singole aziende “problema” per le patologie in studio (indicatore previsto: numero protocolli realizzati/numero patologie identificate;
- collezionare ed analizzare i dati, su base annuale, derivanti dalle attività di routine dell’IZSUM (sorveglianza passiva) per le stesse popolazioni animali previste nella sorveglianza attiva (tabella 2) I dati ottenuti dalla sorveglianza passiva potranno servire anche a supportare i risultati ottenuti con la sorveglianza attiva;
- condividere con i partner scientifici tali risultanze al fine di mettere a punto indicatori/variabili utili ad elaborare un sistema previsionale. I dati ottenuti dalla sorveglianza passiva potranno servire anche a supportare i risultati ottenuti con la sorveglianza attiva per quel che concerne le patologie identificate e la popolazione in studio.
Il Dipartimento di Medicina Veterinaria – Università degli Studi di Perugia si occuperà di:
- partecipare all’individuazione di una serie di indicatori orizzontali e verticali atti a caratterizzare situazioni predisponenti l’insorgenza di patologie correlate alle modalità di allevamento e alla dieta delle specie animali oggetto di studio.
- contribuire a predisporre una check list facilmente fruibile da parte degli allevatori e del personale operante a livello aziendale, al fine di individuare situazioni non conformi o da sottoporre ad attenzione particolare, e prevenire o limitare l’insorgenza di patologie impattanti sul reddito aziendale (e che ad oggi non sono oggetto di piani nazionali di sorveglianza).
- contribuire ad organizzare un piano di campionamento degli alimenti utilizzati per la formulazione delle diete delle specie oggetto di studio (ovini, caprini, bovini e suini) al fine di verificare le caratteristiche chimico-centesimali ed igienico-sanitarie.
- predisporre, insieme alle altre U.O., un piano di valutazione degli interventi effettuati in un campione di aziende rappresentativo al fine di monitorare l’efficacia delle soluzioni proposte e verificare il corretto andamento del progetto. A tale scopo, particolare attenzione verrà posta al rispetto delle “pietre miliari”.
Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali ed il Dipartimento di Economia – Università degli Studi di Perugia oltre a contribuire alla ideazione del progetto ed alle diverse fasi di coordinamento/disseminazione si occuperanno principalmente di:
- collaborare con le altre unità scientifiche e partner alla identificazione degli indicatori inerenti il progetto;
collaborare nella messa a punto di protocolli di rilevazione/campionamento nella sorveglianza attiva; - collaborare all’analisi delle BD ufficiali ed interne (IZSUM, PROGETTI VARI) per la definizione del campione; alla definizione di un sistema informatico per l’integrazione dei dati primari e/o secondari derivanti dalle diverse Banche dati;
- definire il metodo di campionamento e identificazione del campione;
- effettuare Audit completo e multidisciplinare delle 10 aziende costituenti il campione;
- predisporre e implementare il modello bio-economico di valutazione e simulazione a livello aziendale e regionale;
- predisporre una valutazione di analisi costi/benefici della attività di prevenzione attiva (benchmark);
effettuare una validazione complessiva dell’attività di prevenzione proposta (attiva e passiva); - elaborare linee guida, atte alla definizione/suggerimento di politiche d’intervento.
Aziende zootecniche e agroalimentari partner (F.lli Soro s.s. Società Agricola, F.lli Testi e Figli s.s.a., Agrigubbio s.s., Scorsolini Maria Rita, Panichi Luca, Agrigest Società cooperativa Agricola, IPERICON LUIGI):
sono coinvolte in quelle fasi del progetto che prevedono di rendere disponibile l’azienda stessa, fornendo dati, informazioni e campioni per indagini di laboratorio, permettendo così di delineare un approccio gestionale integrato e fornendo le basi per la messa in opera del prototipo di modello bio-economico.
Impresa Verde s.r.l.
Sarà coinvolta nella gestione amministrativa della Rete (tenuta delle registrazioni contabili, dichiarativi fiscali, bilanci, ecc.) attraverso una professionalità adeguata allo scopo che sarà distaccata parzialmente alla Rete.
Svolgerà inoltre il compito di predisporre e presentare le domande di contributo previste dal bando, sul portale SIAN/SIAR.
Metterà inoltre a disposizione la propria professionalità per curare le fasi di rendicontazione del progetto.
Rete MONITOR SAN
Oltre che essere la titolare del Progetto, sarà impegnata, con l’utilizzo di personale dipendente distaccato parzialmente da alcuni partner, a curare la preparazione e la presentazione delle domande di pagamento e la documentazione per la rendicontazione dei relativi SAL, a tenere le scritture contabili e svolgere gli adempimenti fiscali di legge, oltre che a coordinare la gestione generale del progetto ed archiviarne la documentazione.